ARTISTI: Paola Abbondi
Marco Angelini - Marco Barucco - Daria Calvelli - Laura Candy
- Valentino Carboni - Sabrina Carletti - Mirta De Simoni Lasta -
Angelica De Stefano Claudio Di Lascio - Maurizio Gaudenzi
Tiziana Guidi - Dario Iazzetti
- Massimo Lorusso - Maura Manfredini - Giovanni Mangiacapra - Caterina
Morelli - Tiziana Pannunzio - Manilio Prignano - Umberto Salmeri
- Anna Salvati - Angela Scappaticci - Gloria Tranchida - Lavinia
Tucciarelli - Antonio Verdone
TITOLO: AvantGard-RetroGard
Collettiva Itinerante di Arte Contemporanea
DOVE: Galleria Crispi, V. F. Crispi
32/a, Roma (zona P.za di Spagna)
prossima tappa Galleria AOCF58 (zona P.za del Popolo)
QUANDO: Dal 27 gennaio al 7 febbraio
2007 galleria Crispi V. F. Crispi 32 /a apertura dal lunedì
al sabato ore 10.00-13.00 / 15.30-19.30
INAUGURAZIONE: 27 gennaio 2007
ore 18.30
Infotel: 06.4504846, 333.7330045
Infomail: galleriagard@libero.it - info@galleriacrispi.it - soqquadro@interfree.it
aocf58@virgilio.it
Ufficio stampa :
Pamela Cento 333.1210272
Marina Zatta 333.7330045
Lesposizione itinerante AvantGard.RetroGard,
patrocinata dai Municipi RMXI e RMI, è giunta alla sua
seconda tappa. Partita a dicembre dalla galleria GARD si sposta
ora, dal 27 gennaio al 7 febbraio, presso gli spazi della centralissima
galleria Crispi, per giungere infine, dal 19/03 al 30/03, presso
lo AOCF58 , associazione che in passato ha esposto le opere di
alcuni dei maggiori artisti contemporanei. Lunione delle
differenze, da intendersi come importanti punti di forza, di realtà
espositive, di esperti di arte, di linguaggi e modalità
artistiche, hanno permesso di realizzare un progetto che si sviluppa
nellarco di tre mesi coinvolgendo numerose figure che gravitano
intorno alla scena artistica italiana. La forza dellevento
risiede nella varietà espositiva degli artisti, e nel viaggiare
delle opere in diversi spazi del centro di Roma diversi e complementari
tra loro.
Promotori del progetto la Gard
Galleria Arte Roma Design, nata nel 1995 con allattivo numerose
esposizioni dedicate allarte Informale e al design eco-compatibile,
rivolta da sempre ad artisti emergenti e lAssociazione Culturale
Soqquadro, da anni impegnata attivamente nel settore dellarte
producendo spesso azioni artistico-culturali rivolte al sociale.
Gli artisti partecipanti:
Paola Abbondi: nasce ad Ascoli Piceno, vive e lavora ad Anzio,
si occupa da sempre di opere realizzate in ceramica il suo lavoro
è un risultato di continue sperimentazioni, con materiali
naturali (sabbie, vetro, smalti) applicati e fusi su terracotta.
Marco Angelini lavora con materie
molto plastiche utilizzando per i suoi quadri materiali atipici
che gli consentono di ottenere effetti anomali per una pittura
tradizionale, ma non nel caso di Angelici che segue la tradizione
dellarte informale pensata da Burri.
Marco Barucco: Di lui Ferruccio
Massimi ci dice: Tutto il dolore rappresentato in queste
opere così in profondità da Marco Barucco dovrebbe
, quanto meno, indurci a considerare l'enunciato di Sartre: -
lEsistenzialismo è un umanismo. - Perché è
il dolore nelle sue variegate sfaccettature (sofferenza fisica,
insofferenza, malinconia, ecc. ) ad essere posto in primo piano.
Daria Calvelli: Marco Bellocchio
di lei dice: Sono quadri che mi piacciono molto
dirò
che sono belli per una facilità-felicità naturale
che si riconosce soprattutto nel colore. Nella forma del colore,
nellaccostamento dei colori, nella vivezza, nella densità;
Nel colorare distinto e senza pensarci un momento.
Laura Candy: nasce a Roma dove
vive e lavora; fin da piccola si esprime attraverso i colori,
la musica, le parole; di questo oggi si occupa, cantando e scrivendo
poesie e brani musicali e dedicando molto del suo tempo all'arte
pittorica segnata dalla sperimentazione di tecniche diverse.
Valentino Carboni: sfrutta le potenzialità
espressive dei materiali più diversi come sacchi di iuta,
ritagli di giornali, ferri industriali, su cui sono ben evidenti
le sedimentazioni del tempo. Nelle sue opere sono inglobati questi
ed altri elementi che forzano i limiti della tela per trasformarla
tridimensionalmente.
Sabrina Carletti: Nellultimo
periodo sta volgendo lo sguardo e il proprio fare artistico al
dato figurativo che emerge dal fondo pittorico nato dal segno
astratto e da tecniche di creazione e assemblamento di carte,
ottenute attraverso una lavorazione artigianale. Il risultato
è una interessante fusione di tecniche e generi artistici
Mirta De Simoni Lasta: lartista
ha messo al centro delle sue riflessioni la donna, ma non ne racconta
la bellezza, piuttosto il turbamento interiore, il suo essere
elemento forte, colonna nella vita di tutti i giorni, ma anche
la sua sofferenza, il suo andare muto avvolta dai veli delle convenzioni,
delle incombenze, delle incomprensioni.
Angelica De Stefano: di origini
sarde, vive e lavora a Roma nel campo della scultura, realizzando
modellati in terracotta . Il soggetto delle sculture è
unincontro opposizione, lespressione del doppio,
una dualità che trova il compromesso nella vicinanza dei
singoli soggetti tanto da fondersi nella medesima cosa.
Claudio Di Lascio: un uso anomalo
della materia, in particolare delle garze, che coprono svelando,
rende particolarmente drammatico il senso delle opere di questartista
che arriva alla terza dimensione esprimendo nelle tele bidimensionali
una profondità propria della scultura.
Maurizio Gaudenzi: scultore, si
cimenta da sempre con la materia, partendo da un percorso di ricerca
artigianale e di forma pura per approdare ad una piena espressione
artistica. Vive e lavora a Roma.
Tiziana Guidi:
stende il colore direttamente con le mani, escludendo la mediazione
del pennello, in un rapporto di forte fisicità con lopera.
Nelle sue tele, fatte di corposa materia pittorica impastata con
carte estrapolate dal quotidiano (carta igienica o carte da cucina)
il colore domina la scena, si impadronisce dello spazio.
Dario Iazzetti: Attivo sulla scena
underground romana con le sue opere che traggono ispirazione dalla
vita metropolitana, dal caos cittadino e da ogni singolo individuo
che ne fa parte. Oggi imprime sulla tela soggetti che rappresentano
eventi che hanno segnato la storia dellUomo e del Mondo,
tramite tecniche di cui ha avuto esperienza quando da graffitista
utilizzava il muro invece dei supporti tradizionali.
Massimo Lorusso: La fotografia
e la sua manipolazione, così come le istallazioni video,
sono sedi ideali per Massimo Lo russo per mettere in scena figure
bloccate nella loro drammaticità. Il corpo è al
centro del suo lavoro artistico: corpo come oggetto di analisi
e di indagine alla luce della sua percezione tecnologica.
Maura Manfredini: racconta sé
stessa con questa definizione: Viaggio molto,sia col corpo che
con la mente,ma non amo definirle vacanze. Lamore per la
fotografia nasce nel 1992, quando allaeroporto un Usa e
Getta ha dato vita alla mia passione in un attimo. Nelle mie foto
non ci sono solo colori fortissimi ma anche rumori, sapori,pensieri,
attimi di vita vera. Immagini reali che sembrano dipinte.
Giovanni Mangiacapra: intervenendo
sulla materia, lavorandone la sua pastosità la sua composizione,
innesca un processo di conoscenza, un lavoro di coscienza
e di consapevolezza, che raggiunge e riflette la profondità
del proprio Io. La forza delle opere di Mangiacapra
è la forza stessa della sua anima, dellespressione
diretta, senza mediazioni, tra il sentire dellartista e
la gestualità che invade lo spazio della tela.
Sara Dragani ci racconta Caterina
Morelli: Una finestra dalle lunghe tende. Una vasca dei
pesci rossi su di un comodino. Una sedia a dondolo. Oggetti e
arredamenti, rapiti dagli interni di luoghi vissuti e liberati
dalla reclusione delle mura domestiche. Ma nessun ordine gerarchico
intende imporsi allocchio: filo, segno a matita, vernice
e pittura ad olio intraprendono una convivenza serena e scevra
da intenti prevaricatori di una tecnica rispetto allaltra.
Tiziana Pannunzio: vive e lavora
tra Roma e Milano. Crea immagini poetiche e ricche di atmosfere,
sia quando cattura lespressione di un volto che di un paesaggio.
Per i suoi scatti predilige lanalogico e il bianco e nero.
Manilio Prignano: Le sue foto realizzate
con una padronanza della tecnica così forte che gli consente
di proporre allo spettatore distese dacqua dorate o cieli
viola, ottenendo questi effetti senza lutilizzo di filtri
né rielaborazioni al computer, ma semplicemente aspettando
che la luce naturale sia quella giusta per impressionare
nel modo desiderato dallartista la pellicola.
Umberto Salmeri: dopo aver vissuto
le prime esperienze nell'ambito del noespressionismo e dell'informale,
si è orientato per una esigenza spirituale verso i Maestri
del Due-Trecento. Ultimamente si registra nella sua opera un ritorno,
seppur rielaborato, alla tematica misitico-psichedelica dei primi
anni '90, rivolgendo il suo interesse all'elaborazione informatica
dei dati visivi, mixando tecniche digitali con tecniche tradizionali.
Anna-Salvati: è unartista
eclettica, spesso impegnata nel sociale, che lavora ed
espone da trenta anni con costante impegno e professionalità.
Utilizza il colore per ricercare le variabilità e gli effetti
della Luce. Nei suoi ultimi lavori il ritmo ad onda è spesso
espresso attraverso la monocromia.
Angela Scappaticci: Il suo lavoro
è riassumibile nella parola materia, solida
e invadente nello spazio e contrapposta a parti più impalpabili
della tela. Lo scontrarsi/integrarsi di questi due elementi rivela,
attraverso lastrazione della figura, lemotività
dirompente nella concretezza della realtà.
Gloria Tranchida vive e lavora
a Roma; le sue opere sono realizzate con carta e cartone riciclati.
Nella tecnica materica da lei utilizzata i materiali salvati dai
rifiuti sono evidenziati e impreziositi con oro e colori metallici,
per sottolineare il valore che può ancora avere ciò
che con leggerezza quotidianamente buttiamo; i titoli delle sue
opere sono spesso dedicati a tematiche ambientali.
Lavinia Tucciarelli: tutto il suo
lavoro è esprimibile in una sola espressione: Informale.
La sua visione del mondo è fantastica, il suo sguardo meravigliato,
assetato di novità e curiosità. Di tutto il sommovimento
della sua anima Lavinia, quando dipinge non trattiene nulla, lascia
che il suo sentire esploda sulle tele, con ampi movimenti di catarsi
liberatoria che trovano le loro radici gestuali nellarte
astratto informale legata allaction painting.
Antonio Verdone: assembla materie
trovate, objet trouve che creano un unicum di atmosfere
magiche, rituali, ancestrali, tese a rivelare lenigmatico
del mondo. Lo stesso artista nel suo manifesto teoretico parla
di un Neo infantilismo e di Testamento
etno-dadaista di un vagabondo puntando nel suo rapporto
con lo spettatore sulla simultaneità del racconto delle
sue opere.
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